Gruppo Scout Reggio 3


c/o Oratorio don Bosco

Via Adua 79

42124 Reggio Emilia

web: http://reggio3.wordpress.com/


Il nostro gruppo, il Reggio Emilia 3, nasce più di 20 anni fa. La prima sede del gruppo era la parrocchia di S. Teresa e, dopo alcune vicende, il gruppo si è trasferito nel 1996 presso l’oratorio cittadino Don Bosco, dove nel 2000 ha ricevuto la concessione di alcuni locali.

Ci piacerebbe partire descrivendo quello che sarà il nostro cammino per i prossimi anni, cammino che sta racchiuso nel Progetto Educativo. Uno dei maggiori stimoli che ci ha spinto a redigere questo lavoro è quello di cercare un`integrazione con la comunità di Santa Croce. Infatti, essendoci trasferiti da un tempo relativamente breve a S. Croce, i ragazzi più grandi (Clan) e gli stessi educatori non sono della zona parrocchiale di S. Croce. Nel Reparto e nei Lupetti invece la presenza di bambini del territorio è molto più evidente.

Tenendo a mente questo aspetto, abbiamo deciso di puntare su alcuni obiettivi come:

educare i nostri ragazzi a un’attenzione attiva alle persone e agli oggetti che li circondano, perché si rendano conto che il bene comune (persone, oggetti, luoghi, territorio) è prima di tutto un bene personale e come tale occorre averne cura sempre, anche quando non sono in uniforme. In questo senso crediamo che sia importante combattere la pigrizia, che spesso è una scusa per non essere coerenti o per non essere attivi ed educare cittadini responsabili che si assumano le conseguenze delle proprie azioni o non-azioni. Questo è possibile qualora si conoscano e si facciano proprie le regole di convivenza civile.

 

Vogliamo che i ragazzi riconoscano il loro potenziale e siano in grado di affrontare la vita con sicurezza e determinazione, cercando di non subire ma di operare delle scelte, anche da soli.

Crediamo sia importante capire che si può sempre migliorare e che il cammino personale dura tutta una vita. Vogliamo perciò renderli consapevoli che ciascuno di noi ha le potenzialità e gli strumenti necessari per operare questo miglioramento, e insegnare loro l’importanza e il dovere di perseguire questa strada.

Durante il cammino che stanno intraprendendo i ragazzi si trovano ad essere aiutati e supportati dai loro amici e da noi come loro capi, quello che ci proponiamo è che arrivino ad essere in grado di proseguire da soli e in autonomia.

 

Intendiamo lavorare con i ragazzi sui loro insuccessi.

Riteniamo che i ragazzi abbiano bisogno di sicurezze, per questo motivo le tradizioni sono importanti anche se vecchie, ma non devono essere date per scontate; è necessario chiedersi sempre il senso di ciò che facciamo, e per questo non dobbiamo tralasciare la proposta di novità.

Dobbiamo aiutare i ragazzi a scoprire le proprie passioni, capire in cosa davvero piace loro impegnarsi, per indirizzarli verso responsabilità che diano loro forte motivazione.

Ci proponiamo di far comprendere ai ragazzi il significato dell’essere scout, di fare cioè propri lo stile della Legge e della Promessa non vedendo questi nostri pilastri come restrizioni ma come strumenti che ci rendono liberi e ci guidano nell’essere coerenti. Questo è un aspetto di grande importanza tanto per i ragazzi quanto per noi capi.

Vorremmo aiutare i ragazzi a sviluppare la loro identità di genere e la loro capacità di gestire le relazioni interpersonali per accrescere la dimensione affettiva e la capacità di amare di ognuno. Vorremmo far capire loro che amare è un gesto di impegno e generosità che implica la capacità di rischiare donando un po’ di sè agli altri, facendo sì che sperimentino che l’amore ha la straordinaria capacità di moltiplicarsi nel dividersi.

Vorremmo far sentire loro il sottile ma profondo legame che lega l’amore e il servizio affinché trovino in quest’ultimo un valore cardine che diventi parte importante della loro vita.

Vorremmo accompagnare i nostri ragazzi a vivere la vita secondo l’esempio di Gesù facendoli pian piano incontrare e conoscere, vedendo in Lui una persona che ha qualcosa di interessante da proporre alla nostra vita. Lavoreremo perché provino a seguirlo, pur con le loro fragilità, cercandolo non solo nelle scelte più eclatanti ma nella vita quotidiana e nelle cose semplici, per arrivare un giorno a vivere secondo il suo esempio.

Ci proponiamo inoltre di far loro riscoprire, vivere e alimentare la spiritualità con entusiasmo, in modo partecipe, senza vergognarsi dei gesti che comporta.

Per aiutarli in questa parte della loro crescita ci impegniamo ad essere noi capi i primi testimoni dell’esempio di Gesù continuando a crescere e ad interrogarci senza il timore di far vedere che non abbiamo tutte le certezze in mano.